Marco Mangiarotti, Author at StoriEnogastronomiche.it - Page 13 of 32

Marco Mangiarotti

E’ nato a Bergamo nel 1948. Ha iniziato come critico musicale e jazz nel 1969 al Giornale di Bergamo. Ha collaborato alla direzione artistica di Lovere Jazz e Imola Jazz, ai supplementi del Corriere della Sera, Musica Jazz, all'Europeo e al Panorama di Rinaldi. Al Giorno dal 1977, dove ha fatto tutta la trafila da critico musicale e tv a capo degli Spettacoli, inviato. Poi capo di Cultura e Spettacoli del Qn Giorno-Carlino-Nazione, caporedattore centrale, vicedirettore al Giorno, direttore di Onda Tv. Fa televisione dagli inizi degli anni Ottanta, commentatore e giudice nei Talent. Oggi è una delle firme di Qn Il Giorno. Il percorso gourmet inizia al mitico Riccione di Giuliano Metalli e con Gualtiero Marchesi nel ristorante 3 stelle di Porta Romana, cenacolo culturale nel dopo redazione o teatro. Sul campo, nel confronto con i più importanti chef italiani, l'amicizia con Paolo Masieri, il cuoco contadino, e Davide Oldani. Ha fatto servizi in Italia e all'estero per Traveller. Cura la pagina food sul Giorno.
Il carrello del gusto alla Food Week, da oggi a Milano

Fuorisalone del gusto, dal oggi al 13 maggio, questo è lo slogan di Milano Food Week, con sette cucine tematiche disseminate per la città, 40 chef coinvolti nei vari “storycooking” e incontri pubblici gratuiti. Quattro Onlus impegnate nella raccolta di generi alimentari per le fasce disagiate, il 5-6 e il 12-13 maggio, in nove supermercati […]

La Strada del Barolo sui Navigli e per il Gavi anteprima Vinitaly a Milano

  Tutte le strade (del vino) portano a Milano. Negli ultimi due anni produttori, consorzi, selezionatori, hanno organizzato degustazioni, manifestazioni, verticali, anteprime nella capitale non solo italiana del food & wine. La Strada del Barolo e grandi vini di Langa (http://www.stradadelbarolo.it/) due cene Al Morgante in vicolo Lavandai 2, con Regione Piemonte e Antonio Paolini […]

Reviewed

La cantina piemontese Mauro Vini che presidia il Drôné, secolare “nebbiolo” di Dronero (Chatus…)

In quest’azienda sanno benissimo che non c’entra niente con il vero Nebbiolo ampelografico, ma continuano a chiamarlo così come omaggio alla tradizione sia del vitigno che dell’impresa, visto che si tratta di un rapporto lungo oltre 100 anni dal quale scaturisce un vino clamoroso: la sua storia, il nostro assaggio. (Clicca per leggere l’articolo.)

Casu’e Babbu, grande pecorino sardo Presidio Slow Food

Questo formaggio della famiglia Mele è realizzato con così tanto scrupolo da esserci meritato la tutela dell’associazione di Carlo Petrini, la quale premia la cura dell’allevamento degli ovini, la qualità della materia prima e la bontà del prodotto: scopriamone di più. (Clicca per leggere l’articolo.)